Ancora una volta Davide si salva dalla sfida, che, diciamo la verità, difficilmente riuscirebbe a superare ma, essendo super protetto da Charlie Rapino, il banco di Amici 9 per lui rimane ancora una certezza, nonostante i suoi compagni di squadra (Luna) abbiano votato a favore della sfida, ritenendo che confrontarsi per Davide sarebbe una spinta a tirar fuori il suo vero talento canterino.
Emma ed Enrico si sono auto candidati al suo posto, la ragazza sostiene di averne bisogno dopo più di un mese di Amici 9, vuole mettersi alla prova, Enrico non è da meno, sempre sicuro di sé, ha un atteggiamento arrogante come solo una persona arrivata “potrebbe” avere, il suo talento di musicista ed autore lo fanno sentire talmente forte da fargli assumere una fastidiosa aria di presunzione.
Alla luce dei nuovi fatti la commissione di Amici 9 si riunisce nuovamente per decidere chi mandare in sfida, la scelta cade su Enrico, anche a causa del suo comportamento, non è la prima volta che esprime giudizi maleducati, assume atteggiamenti polemici usando un linguaggio piuttosto colorito che non piace a nessuno, cosa che lo stesso Luca Zanforlin tiene ad evidenziare.
Che i toscani siano piuttosto sanguigni è risaputo, Enrico ne è la rappresentazione, ma la sua arroganza non ha niente a che vedere con la sua provenienza, gli insegnanti di Amici 9 glielo hanno più volte fatto notare, ma Enrico nega anzi attacca i professori dicendo che sono loro ad avere la pretesa di essere al di sopra di lui.
Charlie Rapino, da parte sua, è molto deluso da Enrico, proprio lui lo ha fortemente voluto nella scuola di Amici 9, fosse stato per Loretta Martinez non sarebbe mai entrato nella scuola, ma, suo malgrado ne è diventata l’ insegnante, Charlie Rapino gli ha chiaramente detto che la sua arroganza potrebbe penalizzarlo nella sua carriera discografica aggiungendo che, per quanto riguarda lui, non lo produrrebbe mai: “Sei come una Ferrari in mano a un figlio di papà, alla prima curva vai a sbattere e io su questa Ferrari non ci voglio salire” ha detto l’ insegnante, Enrico non sembra minimante preoccuparsene, troppo pieno di sé per capire realmente il messaggio che gli stanno passando.