Nonostante il caldo e l’ aria vacanziera, la Lega Nord non va al mare e propone le fiction in dialetto, con i sottotitoli
L’ Italia è vacanza, sole, mare, montagna, ma, a quanto pare la Lega Nord è inarrestabile, sfidando la calura cittadina, arrina una nuova proposta per le fiction, Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, lancia una proposta bizzarra, gli attori delle produzioni di maggior successo recitano in dialetto e, per i fuori zona, apporre degli esplicativi sottotitoli, era successo al cinema, Alessandro Piva aveva girato Lacapagira in dialetto barese.
Dopo la proposta dei dialetti al Festival di Sanremo con l’ apertura di una nuova sezione dedicata alla musica in dialetto, arriva quella per la televisione, che segue la polemica iniziata sempre dalla Lega Nord, con la quale si sottolineava che nella fiction italiana si fa troppo uso di romanesco.
Ecco quindi che potremmo vedere un Commissario Montalbano parlare siciliano, o i protagonisti di Capri in napoletano e ancora il calabrese in Gente di Mare, con il passaggio al digitale terrestre si potrà predisporre un canale audio dedicato alla lingua originale.
Il ministro Luca Zaia vuole, in questo modo, salvaguardare il patrimonio culturale regionale, aiutare, in buona sostanza, i dialetti italiani a non morire, lo ha spiegato in radio in una intervista rilasciata a Klaus Davi, arrivando a proporre, addirittura, un canale interamente dedicato a tutti i dialetti d’ Italia.
I doppiatori si sono, ovviamente, ribellati, in primis Roberto Chevalier, una delle voci più conosciuti sia del cinema che della televisione, che doppia fra l’ altro Tom Cruise e Tom Hanks, polemicamente, esprime la sua opinione: “Le fiction in dialetto sono un’ enorme baggianata: io sono per l’ unità d’ Italia e quindi per l’ unità del linguaggio”.