Non sembrerebbe essere solo una ipotesi campata in aria la partecipazione di Penelope Cruz al Festival di Sanremo 2013. L’apparente anticipazione la fa la stessa attrice ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai Tre. La kermesse sanremese è ancora tutta da costruire, solo un nome confermatissimo, quello di Gino Paoli, tutto il resto sono ipotesi.
Fabio Fazio ha ospitato Penelope Cruz nel suo programma su Rai Tre, dove era presente anche Sergio Castellitto, regista e interprete del film ‘Venuto al Mondo’, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Margaret Mazzantini, moglie del regista e attore.
Pungolata da Fabio Fabio che, come tutti sappiamo sarà conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2013, ha lanciato l’ipotesi che potrebbe essere presente:
Sono spesso in Italia, potrei passare anche a febbraio, sì, forse a Sanremo.
Poi Penelope Cruz ha ampiamente parlato del nuovo film ‘Venuto al mondo’, un personaggio difficile, ha raccontato, che copre una lunga fascia della vita, dai 20 ai 53 anni. Ha recitato in italiano e inglese e considera questa interpretazione come una delle più difficili della sua carriera di attrice:
È stata una fortuna trovare un personaggio così, ma devi stare ‘sul pezzo’….
Nel cast del film, con Penelope Cruz, ci sono anche Emile Hirsch e Jane Birkin. La storia è ambientata a Sarajevo, città che ha visto per la prima volta:
Sarajevo è un posto incredibile. Se ci vai poi ci vuoi ritornare. Abbiamo sentito molte storie da gente che ha vissuto la guerra e perso tante persone. Questa guerra è stata molto difficile da spiegare anche per quelli che l’hanno vissuta.
Nel film Penelope Cruz è una donna alla ricerca disperata di maternità:
C’è una battuta nel libro dal quale è stato tratto il film e scritto da Margaret Mazzantini che mi è piaciuta molto. Quando lei scopre di essere sterile per lei la maternità diventa una ossessione e dice al suo psicologo voglio un ‘lucchetto di carne’ per legarmi al mio uomo… Come donna si può essere felici se non hai figli e non li vuoi, ma se li vuoi diventa come un’ossessione.