Ricomincia la stagione di Verissimo, che tornerà il prossimo 22 settembre, con la sempre confermata Silvia Toffanin. Squadra che vince non si cambia, ma si modifica, tanto che non ci sarà Alfonso Signorini, come era stato già annunciato qualche tempo fa. Lui stesso aveva confermato la sua assenza, smentendo che fosse andato via per screzi con la conduttrice.
Al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni è la stessa Silvia Toffanin ad anticipare la presenza degli altri collaboratori, Alvin, Jonathan e Daniele Bossari. Se ne poteva fare a meno ma, stando a quanto racconta, anche a Verissimo ci sarà l’angolo della cucina, lei promette che sarà diverso, ma si tratta sempre di fornelli:
Abbiamo trovato un giovane cuoco che non si occupa solo di dare buone ricette, ma anche di sottolineare l’importanza che ha il cibo per il benessere. Il suo sarà un approccio alla cucina moderno e molto pratico. Per esempio, darà spazio all’alimentazione per i bambini, o a quelle persone con problemi particolari, come i celiaci.
In studio ci saranno nuovamente il vincitore della quinta edizione del Grande Fratello, Jonathan Kashanian, impegnato ancora una volta a parlare di moda; Alvin sempre presente in studio, a volta spedito a fare l’inviato e Daniele Bossari che ancora una volta sarà “il mio divulgatore scientifico, più concentrato quest’anno sui bisogni della gente comune”.
Spazio anche al gossip a Verissimo, spiega Silvia Toffanin, fino alla passata edizione c’era Alfonso Signorini, vedremo se qualcuno lo sostituirà e se manderanno in onda solo servizi e quant’altro inerente lo scintillante mondo del pettegolezzo:
Solo come fatto di costume, per divertirsi un po’. Penso che tra gli effetti collaterali della crisi che stiamo vivendo ci sia anche quello che la gente abbia bisogno di momenti di leggerezza, sì, ma anche di riflessione.
I dati d’ascolto non preoccupano più di tanto Silvia Toffanin, ma si limita a leggerli, ci viene subito in mente una cattiveria, volendo guardare non rischia nulla:
Non vivo su Marte, chiaro che controllo gli ascolti. Ma non ne faccio una malattia. Magari perché fortunatamente fino ad oggi le cose sono sempre andate bene…