Il quadro televisivo presentato da Massimo Ghini durante un’intervista a L’Unità è inquietante, stando alle sue parole, è senza contratto con Rai Uno da tre anni. Il motivo? E’ presto detto: il suo schieramento politico. L’attore non è l’unico a dirlo, altri avevano denunciato la forte influenza della politica in televisione, oggi, forse, ancora più massiccia.
Da qualche tempo Massimo Ghini ha assunto l’incarico di Responsabile Cultura del PD della Regione Lazio, l’attore romano ha voluto sottolineare nell’intervista al quotidiano:
Io sono prima di tutto un cittadino, che è sempre stato schierato, e che ha pagato personalmente per le sue scelte. Sono tre anni che non ho un contratto con Rai 1, vorrà dire qualcosa. Ma io ho sempre voluto assumermi delle responsabilità. Una cosa che mi deve aver trasmesso mio padre, partigiano.
Massimo Ghini è un attore molto richiesto di fiction, in particolare in Rai, protagonista di “Raccontami”, sul grande schermo è un volto prestato a moltissimi film di Natale. Come tanti altri attori, anche lui ha deciso di intraprendere la carriera politica, chiaramente schierandosi:
“(…) come a dire siamo ridotti veramente male se a far politica sono gli attori. Ma probabilmente siamo noi attori i primi a pensarlo, ci piacerebbe vivere semplicemente facendo il nostro mestiere, che invece spesso cercano di fare altri.”
Quegli altri di cui parla Massimo Ghini, non sono colleghi attori, bensì i politici accusati di regitare una parte non esattamente gradita in primis dagli italiani:
Ma perché, non è forse vero che il confine del brutto avanspettacolo è stato superato molto più spesso da una certa classe politica italiana che non da chi fa il giullare? Io posso interpretare un ruolo drammatico o un film di Natale ma l’intento è dichiarato fin dall’inizio, per quanto poi il risultato possa piacere o risultare deludente. In politica non sempre è così.