Brutte notizie per gli appassionati delle vicende del Dr. House, l’eccentrico protagonista di una serie tv molto amata anche dagli italiani. Ad annunciare la chiusura definitiva della serie più famosa al mondo sono gli stessi produttori, trasmessa per la prima volta nel 2004, aveva da subito ottenuto un successo strepitoso, a confermare la chiusura anche il protagonista indiscusso, l’attore Hugh Laurie, a cui la serie deve il successo, interprete straordinario del medico burbero che ha sempre trovato una soluzione ai casi difficilissimi.
Negli Stati Uniti l’ultima puntata andrà in onda il 2 aprile e coinciderà con l’addio definitivo annunciato dai produttori. La decisione di chiudere è stata dolorosa, hanno spiegato, le vicende del gruppo di medici ambientate in un ospedale futuristico nel quale ci sono stati intrecci amorosi e casi sempre disperati, sono andate avanti per molto più del tempo previsto, avrebbero dovuto essere 177 episodi, secondo quanto stabilito nel 2004.
Hugh Laurie aveva più volte dichiarato di voler abbandonare la serie, il Dr. House cominciava a stargli stretto ma, stando a quanto spiegano i produttori, la decisione è indipendente da quanto voluto dall’attore. A interrompere le vicende di Gregory, della bella Tredici e di tutto lo staff, sono soprattutto gli elevati costi di produzione, con il passare del tempo sono andati ad aumentare rispetto al numero dei telespettatori che si erano ormai fidelizzate.
Non sembra che l’ultima puntata del Dr. House metterà fine a tutte le vicende rimaste in sospeso, il telespettatore dovrà decidere che cose ne sarà del loro personaggio preferito, potrà liberamente immaginare cosa ne sarà di loro.
In Italia il declino comincia dopo la scomparsa del doppiatore Sergio Di Stefano, la voce italiana aveva caratterizzato il Dr. House, il mestiere del doppiatore è proprio questo, un personaggio piace anche per la voce, a volte decretano il successo degli attori. Nel caso di Hugh Laurie, pur continuando ad essere lo stesso personaggio, con una voce diversa, era sicuramente meno destabilizzante.
Va anche detto che le trame del Dr. House erano diventato ormai troppo statiche, sempre lo stesso punto di partenza, un caso difficile con una diagnosi sempre sbagliata, con l’ormai scontato colpo di genio del medico che, sempre casualmente, arriva a risolvere il caso clinico. A fare da contorno le ingarbugliate vicende personali dei protagonisti. Nonostante tutto, ci mancherà.