Cominciamo con il dire che negli ultimi mesi Vanessa Incontrada sta dicendo di tutto e di più, pronti a scommettere che, dopo essere sempre stata considerata l’attrice bella, simpatica e sensuale che fa televisione in veste di spalla al volto di Zelig, Claudio Bisio, a furia di sparare a zero su tutti, qualche simpatia in meno potrebbe averla conquistata. Dopo le dichiarazioni piuttosto dure contro le veline che, a suo dire, non avevano senso di esistere, non considerandole neanche una figura professionale, si era anche espressa polemicamente contro quel covo di maschilisti di Zelig, sempre secondo quanto ha dichiarato Vanessa Incontrada nelle ultime interviste, nessuno le è mai andata incontro sia durante la gravidanza che dopo, neanche le donne erano solidali con lei, eccezion fatta per qualcuna.
Insomma, un vero e proprio mobbing nei suoi confronti. A rispondere alle accuse ci pensa il gruppo Gino & Michele Michele Mozzati, uno degli autori di Zelig, per cominciare smentisce qualsiasi pressione nei confronti di Vanessa Incontrada, prima e dopo la maternità, difende il suo gruppo dichiarando che forse è proprio lei che ha un’immagine di Zelig molto lantana dalla realtà, ed ammette di essere “in imbarazzo a dover difendere le donne che lavorano con noi: so che sono fantastiche e corrette nel lavoro e amiche nella vita”, dichiara al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.
Insorgono anche le altre donne di Zelig, tutte sono della stessa opinione, Vanessa Incontrada si sbaglia, a parlare sono Katia (del duo Katia & Valeria) e Teresa Mannino. Entrambe appena diventate mamme che fanno parte del cast fisso di Zelig: “Io non ho mai subito pressioni, né da donne né da uomini sia io sia Valeria siamo tornate sul palco subito dopo la maternità con i nostri chili in più”. Stessa cosa Teresa Mannino che conferma l’assoluta assenza di maschilismo ed aggiunge: “La stampa l’ha attaccata per il peso. Forse, pur essendo una brava attrice è fondamentalmente una bella donna e sente di più il problema”. Un po’ come dire che sono fantasie.
Non cambia la versione dei fatti neanche Paola Cortellesi, che però non si sbilancia: “Conosco Vanessa solo artisticamente e non mi sento di giudicare queste parole. Posso solo riportare la mia esperienza diretta, che è quella di aver trovato un ambiente ideale. Assolutamente non maschilista”.