È un anno molto impegnativo per Raoul Bova, fra cinema e televisione nell’ultimo anno l’attore corre da un set all’altra senza troppo sconvolgersi. Reduce da un grandissimo successo per la miniserie su Canale 5 Come un delfino, che ha portato a casa ascolti record, basti pensare che la seconda puntata ha sbaragliato tutta la potente controprogrammazione tenendo incollati al piccolo schermo quasi 7 milioni e mezzo di telespettatori, con picchi di 8, con uno share di oltre il 27% e punte del 38%. La mini serie era molto piaciuta, fatti di vita vera, pulita pur trattando argomenti molto forti con una totale assenza di volgarità.
Risultati confortanti che hanno immediatamente convinto Pier Silvio Berlusconi a trasformare Come un delfino in una serie, ringraziando Raoul Bova che rivestiva anche il ruolo di coproduttore. A settembre, infatti, si riapre il cantiere per registrare la serie.
In realtà, Raoul Bova inizierà a lavorare per Canale 5 a giugno, quando partiranno le riprese di Ultimo 4, diretto da Michele Soavi. Il capitano De Stefano (detto Ultimo) tornerà a combattere contro la mafia dopo sette anni, si tratta della quarta serie che arriva dopo la prima del 1988, “Ultimo – La sfida” del 1999 e “Ultimo – L’infiltrato” del 2004.
Non bastasse, Raoul Bova, l’attore più richiesto dal 2008 ad oggi con dodici film, sarà impegnato su altri due fronti, al cinema sarà a luglio sul set del nuovo film di Michele Placido, che girerà in Francia, ad agosto, invece, sarà in Grecia per “Immaturi 2”. Dono dell’ubiquità? No, semplice scrupolosa organizzazione.