La televisione in molti paesi e anche in Africa è usata per imparare la lingua straniera, per conoscere il mondo attraverso i programmi mandati in onda ed è un passatempo tutto sommato economico e da dividere con la collettività. Ecco forse quali sono i motivi all’origine dell’aumento degli abbonamenti tv in Africa.
Nel 2015 le sottoscrizioni a servizi televisivi a pagamento erano a quota 16 milioni secondo una ricerca di Dataxis, una società di studio e analisi del mercato televisivo in Africa e nell’America Latina. Entro il 2021 i servizi di pay tv raggiungeranno 30 milioni di abbonati in Africa. All’inizio di agosto, intanto, erano già 20 milioni gli abbonamenti legati ai servizi della tv digitale.
L’operatore tv che domina questo mercato è “MultiChoice”, che propone le sue offerte divise per area geografica per cui esistono i pacchetti di offerta di “Sub Saharan” direct-to-home (DTH) e i servizi DStv e digitale terrestre (DTT) di “GOtv”. Nel mercato, con spazi minori, operano anche “StarTimes” (Cina) e “Zuku” (Kenya). Priscilla Tirvengadum, analista di ricerca di “Dataxis Africa”, spiega:
“L’operatore satellitare MultiChoice, di proprietà di Naspers Limited, è stato il protagonista chiave nel mercato anglofono della pay tv, fin dal suo lancio nel 1995. Nonostante la concorrenza con StarTimes e Zuku, MultiChoice continua ad aggiungere nuovi contenuti e servizi innovativi per mantenere il suo appeal. Il lancio della TV digitale terrestre in Africa aumenterà la concorrenza nel panorama pay tv digitale. In questo contesto, sia il numero degli abbonati e dei ricavi pay-tv continuerà a crescere a un ritmo impressionante nei prossimi cinque anni. Inoltre, per soddisfare le aspettative delle famiglie a basso reddito, MultiChoice offre servizi digitali terrestri a basso costo attraverso il suo marchio GoTV.”