30 anni e non sentirli per uno dei cartoni animati dedicati allo sport, più avvincente di sempre. Erano bellissime quelle puntate tutte dedicate ad una schiacciata, dove Mila restava in aria per minuti e minuti scegliendo il da farsi. Qualcosa di realmente improponibile ma fantastico per noi bambini degli anni Ottanta.
Forse sono pochi a ricordare la prima puntata di Mila e Shiro anche se da tempo si assiste in tv ad un revival niente male legato ai cartoni di una volta. Da Mila e Shiro a Holly e Benji, i bambini di ieri e quelli di oggi restano incollati alla tv per sapere come andrà a finire la partita. Un’attesa che non spazientisce, come per esempio quei 2 minuti che nella realtà si aspettano prima che arrivi l’amico per giocare a calcio o pallavolo. Molto è cambiato, niente è cambiato. Gattopardescamente televisivo, Mila e Shiro compie 30 anni. E sembra ieri che la rossa lottasse per un posto in squadra e per la visibilità di fronte all’allenatore, al fine di raggiungere gli scranni della nazionale.
C’era tutto in quel cartone: l’amore, l’impegno, lo sport, la fatica, i sogni e la realizzazione degli stessi. C’era l’amicizia e c’era la voglia e il bisogno di essere squadra. Elementi che anche oggi sono ricorrenti tra i tanti profili robotici dei cartoni moderni. Ma niente eguaglia il fascino di quella sigla e di quelle puntate che sembrano dipinte con i colori a pastello.
Tanto per fare un po’ di storia, dare un po’ di numeri, lontano dalle romanticherie nostalgiche, ecco cosa scrive il sito del TGCOM
Il 25 febbraio 1986, Italia 1 trasmetteva per la prima volta in Italia il cartone animato tratto dal manga giapponese, pubblicato nel Sol Levante nel 1984. Il primo episodio di “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo“, intitolato “Attacker You!”, fu scritto e illustrato da Jun Makimura e Shizou Koizumi. L’anime, con i suoi personaggi e la sigla cantata da Cristina D’Avena, è diventato cult per intere generazioni.