Il Giovane Montalbano: le parole del regista Tavarelli

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Prova superata per la prima puntata della seconda stagione de “Il Giovane Montalbano”, la fiction di Rai1 con protagonista Michele Riondino.

La prima puntata, “L’uomo che andava appresso al funerale” è stata vista da 5 milioni 560mila telespettatori e ha ottenuto uno share del 23,53% .

Queste le parole del regista Gianluca Maria Tavarelli:

La prima cosa che mi viene in mente parlando della seconda stagione del Giovane Montalbano è che è una serie più matura della precedente. Non solo perché per il personaggio principale, Montalbano appunto, è passato del tempo e lo ritroviamo più adulto, ma perché tutti noi che l’abbiamo realizzata, abbiamo affrontato il lavoro in modo più libero, cercando di renderla ancora più moderna e attuale. In questo senso la seconda stagione è ancora più “giovane” della prima.

Rispetto alla precedente abbiamo avuto qualche difficoltà in meno: intanto non avevamo bisogno di presentare ad ogni puntata i personaggi: Fazio, Catarella, Augello, Livia, Carmine Fazio… gli spettatori ormai li conoscono e noi abbiamo potuto concentrarci sui vari casi di puntata e approfondire le vicende personali. Inoltre, la consapevolezza che gli spettatori hanno ormai accettato il nostro Montalbano giovane ci ha dato una sicurezza in più.

In questa edizione infatti vedremo un Montalbano più adulto, alle prese con problemi personali più complessi. Ritroviamo il rapporto con Livia, che abbiamo lasciato nella scorsa edizione come un rapporto appena nato, alle prese con le prime grosse crisi e le difficoltà che i rapporti a distanza si portano dietro nel momento in cui crescono e cambiano. Il rapporto si evolve in qualcosa di diverso e il mestiere di Salvo non lo aiuta di certo. Livia chiede maggiori attenzioni e garanzie. Insieme cominciano a pensare al futuro. Si fanno sogni. Si fanno promesse. Promesse che non sempre si possono mantenere.

La prossima puntata, che s’intitolerà “La stanza numero due”, andrà in onda il 21 settembre prossimo.

 

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