In ogni epoca e in ogni paese ci sono zone oscure. Proprio lì si annidano incubi che turbano i sonni delle società, anche le più sane e le più ricche. Stiamo parlando dei serial killer, che possono anche essere l’espressione di un disagio psichico, sociale o storico. A raccontarne i misteri lo scrittore Carlo Lucarelli.
Su Crime + Investigation (canale 118 di Sky), dal 23 giugno alle ore 22, arriva Profondo Nero di Carlo Lucarelli, la produzione originale che racconta i più efferati assassini seriali italiani e il contesto sociale nel quale hanno vissuto.
Si tratta di sei episodi dedicati ad altrettante menti criminali e alle loro storie disperate, che permettono di ricostruire i cambiamenti della società italiana dell’ultimo secolo. Dal Landru del Tevere, che fece a pezzi sette giovani donne negli anni del fascismo, passando per Milena Quaglini, che uccise tre uomini nella provincia lombarda negli anni ’90, fino ad arrivare a Maurizio Minghella, il cui ultimo delitto risale al 2001: questi sono solo alcuni dei protagonisti delle storie raccontate dalla serie.
Ecco di seguito un’anteprima della quarta puntata “Un killer nel mirino”.
Un killer nel mirino (Salvatore Avvantaggiato)
Tra l’ottobre 1977 e l’agosto 2000 Salvatore Avvantaggiato commette due omicidi, forse di più (ma non è mai stato possibile dimostrarlo). La prima vittima è un’ostetrica, uccisa nel 1977 durante un furto d’appartamento a Corigliano d’Otranto. Viene arrestato e condannato all’ergastolo. Durante la detenzione ottiene una cinquantina di permessi-premio per buona condotta e il 7 agosto 2000 uccide di nuovo. Lui nega ogni responsabilità, ma una telecamera a circuito chiuso lo incastrerà, cancellando ogni dubbio.