C’è qualcosa di nuovo per i palinsesti estivi di Italia 1, arriva da domani la nuova docu fiction Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?, sei puntate ideata da Simona Ercolani, gia autrice di molti programmi di successo, fra cui il Festival di Sanremo ma anche di reality trash, vedi “la La pupa e il secchione” e “Uman Take Control”, quest’ultimo chiuso a grande velocità per gli ascolti molto bassi. Questa volta l’autrice si occupa dei mammoni italiani, un marchio di fabbrica italiano conosciuto anche all’estero, lo stretto rapporto fra madri e figli è tipicamente italico.
I protagonisti assoluti di Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?, sono cinque scapoli che vanno dai 28 ai 46 anni e, per la prima volta in un programma tv, c’è anche una mamma che cerca il compagno per suo figlio dichiaratamente omosessuale. Ogni concorrente incontrerà otto aspiranti mogli, che dovranno sottoporsi alle prove più disparate per piacere alle madri, tutto sarà organizzato da loro che restringeranno la rosa delle pretendenti.
Qualsiasi giudizio sarà espresso dalle mamme, in positive e in negativo, sarà difficile staccare questo cordone ombelicale e, chissà che a Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?, qualcuna non ci riesca. Rossella Brescia arriverà solo nell’ultima puntata a giochi praticamente fatti.
Ma vediamo chi sono i protagonisti di Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?:
Simone, modello, 28 anni, vive a Milano con sua madre Marina, di 62 anni.
Marco, laureando in economia aziendale, 28 anni, vive a Ercolano, lavora con il padre, sua madre è Olimpia, di 55 anni.
Dario, broker finanziario, 31enne, vive a Milano con la mamma Lorenza, di 50 anni.
Antonio, imprenditore, 46 anni, il più maturo, proviene da una nota famiglia di Bari, lo accompagna sua madre Mariantonia, detta Consilia, di ben 83 anni, non più giovanissima ma è una lady di ferro.
Pierpaolo, ballerino, 34 anni, vive a Pavia con mamma Franca di 62 anni e cerca il compagno della sua vita.
Il format originale di Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio?, è stato ideato dalla casa di produzione internazionale Eyeworks, è stato esportato con grande successo in Francia e in Spagna, con ascolti molti interessanti, in Francia uno dei protagonisti è stato un italiano, perfetto stereotipo del macho mammone.