Il successo di Fiorello con il suo spettacolo è stato travolgente, quattro serate che hanno fatto il botto di ascolti, come neanche il Festival di Sanremo ha saputo fare, certo non c’è stata nessuna novità di base, nessuna idea innovativa, ma era proprio questa l’idea nuova, quella di fare qualcosa di tradizionale che piace, un sano varietà vecchia maniera, le esilaranti gag di uno showman che non ha bisogno di avere nessuno al suo fianco sul palco, fa tutto da solo, non c’è bisogno di starlette e starlettine che sgambittino per catturare. C’è lui e tanto basta.
Come sempre in Italia, quando tutto sembra avere un successo strepitoso, la critica è sempre pronta, a volte tagliente e aspra senza averne alcun motivo. Fiorello ha portato sul palco ospiti che si sono messi in gioco, senza prendersi troppo sul serio, lui ha fatto imitazioni, satira politica, ha cantato, ballato, a “Il più grande spettacolo dopo il week end” l’animale da palcoscenico ha fatto di tutto. Proprio per questo si è cercato di smantellarlo, tutto questo Fiorello lo ha raccontato in una intervista a “Vanity Fair”:
“Le critiche danno sempre fastidio. Puoi far finta di fregartene ma nessuno se ne frega davvero, soprattutto se sai che stai facendo una cosa bella. La verità è che il successo in Italia non te lo perdona nessuno. In generale, il fatto che chiunque si permettesse di sputare sentenze: dal macellaio al pizzaiolo, erano diventati tutti critici televisivi. E, nello specifico, le critiche dei colleghi: io non mi permetterei mai di fare commenti su un altro artista mentre è in onda con il suo spettacolo. Purtroppo l’invidia è una caratteristica di chi fa il mio mestiere.
L’opinione pubblica non ha molto digerito che in questi tempi di profonda crisi, si siano spesi 12 milioni di euro per realizzare uno spettacolo televisivo, uno schiaffo alla povertà, così commenta Fiorello:
“Questo programma non è nato sotto i migliori auspici, tutti subito a dire: chissà quanto costerà. Sono stato sul punto di mollare tutto. Ero anche spaventato, leggevo i giornali e c’erano queste cifre, e poi: “Vedremo Fiorello che cosa saprà fare”. Da non dormire la notte.”
In tutto questo, Fiorello ha preso una decisione, per almeno i prossimi due anni non tornerà in televisione, bisogna prenderne atto, è stato un fenomeno di costume che in quattro settimane ha sconvolto tutti, ma se fossero questi i veri sconvolgimenti, che ben vengano, Fiorello è unico e se ne facciano tutti una ragione.