Dopo anni di lontananza, l’attore palermitano torna a recitare in televisione grazie a Raoul Bova nella nuova serie del Capitano Ultimo
Qualche anno fa Francesco Benigno era all’apice del successo, un viso dai lineamenti duri, di ragazzo che viveva per le strade di una città difficile come Palermo, il regista Marco Risi lo aveva notato proprio per questa sua caratteristica ed insieme ad altri ragazzi li aveva voluti protagonisti di “Mery per sempre”, ambientato appunto a Palermo e basato sull’omonimo romanzo di Aurelio Grimaldi, era il 1989 e si raccontava di una città con molti ostacoli da superare. Francesco Benigno era stato protagonista anche del seguito, “Ragazzi Fuori” nel 1990, sempre diretto da Marco Risi.
Il bravo attore siciliano era approdato poi in televisione in “Palermo – Milano Sola Andata”, un film al cardiopalma sempre con protagonista Raoul Bova. Ma Francesco Benigno, dopo alcune partecipazioni a varie fiction (“Un posto al sole”, “La squadra”) e film TV (“La Piovra 7”, “Ultimo”, “Ultimo 2 La Sfida”, “Ultimo 3 L’infiltrato” e “Donne di Mafia”), non viene più chiamato. Dopo il carcere, la vita difficile, ultimo di tredici figli, il carcere per detenzione di stupefacenti, arriva la gloria e poi ancora il buio, moltissimi debiti, il gioco d’azzardo, lo sfratto e l’esperienza di vivere in un garage con sua moglie e il figlio.
Tutto questo Francesco Benigno è andato a raccontarlo a “Il senso della vita” condotto da Paolo Bonolis, vorrebbe anche realizzare un sogno nel cassetto, realizzare un lungometraggio, ma non vuole fare il regista, lui preferisce stare davanti alla telecamera. Al settimanale DiTutto, l’attore ha raccontato in questi giorni che qualcosa si sta muovendo, soprattutto grazie al suo amico Raoul Bova che l’ha voluto accanto in Ultimo 4 – L’occhio del falco: “Nonostante non fossi previsto nel cast di Ultimo 4, ha voluto assolutamente che io ci fossi fino al punto di posticipare le riprese di due settimane”.
Francesco Benigno torna dunque a settembre e poi arriverà anche il lungometraggio: “Sono convinto che la sceneggiatura sia ben confezionata, ma non ho pretese di regia, mi sento più portato a fare l’attore”.