È stata una gradevolissima terza serata del Festival di Sanremo 2011 dedicata ai 150 dell’Unità d’Italia, si chiamava “Nata per Unire”, i brani storici cantati da moderni artisti, interpretate in chiave moderna, Anna Tatangelo è stata ripescata, non piace a tutti ma evidentemente il televoto l’ha favorita, ma ad un secondo ascolto, il suo brano non è male. Ce l’ha fatta Al Bano, ma francamente avremmo preferito la signora della canzone Patty Pravo, non fosse che per quella sua aria disincantata.
Le commemorazioni del Festival di Sanremo 2011 partono con una versione folk di Davide Van De Sfroos che abbandona il suo dialetto comasco e ci regala “Viva l’Italia”. Anna Tatangelo ha abbandonato il look aggressivo della prima serata per agghindarsi tutta di bianco, non poteva che cantare “Mamma”, un’esibizione molto lontana da quella degli acuti nel ritornello ma, tutto sommato, accettabile. Arriviamo ad Anna Oxa che ha rovinato “O sole mio”, la sua versione, peraltro incomprensibile ai più, un vero peccato per un brano che ti fa venire in mente il sole ed il mare di Napoli, cantata in questo modo, portava alla mente una triste nebbia.
Arriviamo poi ad Al Bano che, giusto per celebrare l’Italia, porta sul palco il greco Giannis Ploutarxos dalla voce potente e Theodossiou Dimitra, per interpretare una versione pop di “Va Pensiero”, niente contro lo straniero ma, essendo una bella serata italiana, che italiani siano i cantanti. Patty Pravo, fasciata da un abito dorato, in splendida smagliante, ha presentato “Mille lire al mese” una versione molto personalizzata, durante le prove ha voluto che tutto fosse perfetto, peccato per le coriste che, presenti in prova, sono sparire nella diretta.
Intensa l’interpretazione di Luca Madonia in “La notte dell’addio” accompagnato sul palco dal pianista e l’orchestra diretta da Franco Battiato, un’esecuzione essenziale con grande dispiego di archi. Bravissima Giusy Ferreri nell’omaggio ad un grande cantautore italiano, Gino Paoli, “Il cielo in una stanza”, arrangiata un po’ classica, un po’ pop e swing, con quel suo modo particolare di cantare, persino il suo look era azzeccato.
Molto classica Nathalie Giannitrapani in Il mio canto libero, una delle canzoni più belle di Lucio Battisti, l’hanno cantata intere generazioni e continueranno a farlo, non ci sono dubbi. Non trasmette molto “Addio mia bella addio” di Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario, senza lode e senza infamia, sarà per il discorso che cantata da una spagnola una canzone storica italiana stride un po’, ma è una nostra opinione, ovviamente.
I Modà con Emma hanno scelto “Here’s To You – La ballata di Sacco e Vanzetti”, metà in inglese e metà in italiano, la canzone dedicata a due stranieri in terra straniera, condannati ingiustamente dagli americani, solo perché italiani, che si scoprirono poi innocenti. Simpatica l’esibizione di Max Pezzali ed Arisa in “Mamma mia dammi cento lire”, Arisa è apparsa completamente diversa, dimagrita e con un look completamente diverso, senza quegli ingombranti abiti è tutt’altra persona.
Un’interpretazione davvero passionale quella di Roberto Vecchioni con “‘O surdato ‘nnamurato”, sentire un milanese, anche se figlio di napoletani, cantare un classico della canzone napoletana, e quasi perfettamente, è una vittoria. “Parlami d’amore Mariù” è stata stravolta dai La Crus che con i Gnu Quartet ne hanno dato una loro personale che non convince nessuno.
Tricarico ha cantato “L’Italiano” con Toto Cutugno, l’autore di questo brano che l’ha lanciato in tutto il mondo, sul palco anche un coro multietnico che ha concluso la canzone.
Arriva il turno dei giovani che dovranno conquistarsi l’arrivo in finale al Festival di Sanremo 2011: Micaela Foti accusata di plagio per “Fuoco e cenere”, brano ed esecuzione retrò, Roberto Amadé con “Come pioggia”, assolutamente deludente, i gemelli BTwins con “Mi rubi l’amore” scritto da Mogol e Marco Menichini con “Tra tegole e cielo”. La spuntano Roberto Amadé e Micaela Foti che si confronteranno con Serena Abrami e Raphael Gualazzi.
Non si nota troppo, ma al Festival di Sanremo 2011 avrebbe dovuto esserci anche Fabio Cannavaro, che non è stato autorizzato dalla Federazione araba alla trasferta, come sappiamo gioca in Dubai, ma ce ne siamo subito fatti una ragione.