Dopo Daria Bignardi, ecco un altro clamoroso addio, questa volta è Michele Santoro ad abbandonare la Rai, la risoluzione del contratto è stata consensuale, ha rassegnato le dimissioni risolvendo il rapporto di lavoro dipendente, raggiungendo un accordo per la realizzazione di nuovi progetti editoriali che Michele Santoro fornirà alla Rai per i prossimi due anni.
Il Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini ha deliberato con 7 voti a favore e 2 astenuti, ribadendo che nei prossimi giorni si provvedere a rendere esecutivo l’ accordo consensuale. Sembra più un volersi liberare di Michele Santoro proponendo una collaborazione esterna giustificata con “… in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale”.
Da parte sua Michele Santoro non commenta, si riserva di farlo dopo la firma, dobbiamo dunque aspettare per conoscere le vere ragioni, della sua decisione di lasciare l’ azienda come dipendente ma di continuare la collaborazione solo per sperimentare nuovi progetti.
Luca Chiarabini 20 Maggio 2010 il 10:01
Volete sapere perche’ Santoro si e’ dimesso?
Beh, se guardate qui forse vi potete fare una idea:
http://www.youtube.com/watch?v=VSV6kYWn4vo
A riguardo ho scritto questo:
Avete letto?
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/20/news/operazione_annozero-4200798/?ref=HREC1-1
Beh … secondo me quello che c’e’ scritto e’ vero solo in parte.
Cioe’ e’ vero che Santoro si e’ dimesso dalla RAI, pero’ non credo
lo abbia fatto perche’ “stanco”. Uno che organizza “Rai per una
notte” non e’ una persona stanca. E’ una persona che crede in
quello che fa fino alla fine.
Qualche settimana fa, mi era capitato, per puro caso, di ascoltare
su Sky-Italia parlare Al-Gore della creazione del nuovo canale
satellitare Current-TV. Ascoltatevi bene questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=VSV6kYWn4vo
al minuto 2 e 47 secondi, Al Gore dice esplicitamente: “Noi abbiamo
chiesto a lui [Santoro] e al suo Show di venire da noi”. Subito dopo
al Gore parla anche delle Gabanelli …
Insomma … io non credo che Santoro se ne sia andato dalla RAI
perche’ stanco, ma perche’ aveva un’altra proposta … forse piu’ allettante.
Sinceramente sono molto deluso, veramente … ma tanto tanto. Primo
di tutto perche’, per quanto non senza problemi, Santoro e’ sempre andato
in onda [e quando non glielo hanno permesso, e’ successa una mezza
rivoluzione] Secondo proprio per il fatto di “vendersi” agli “Americani”.
Non e’ che io ce l’abbia con gli USA a prescindere, pero’ ascoltatevi bene
il discorso di Al Gore. Non notate niente di strano? Non vi ricorda questo?
http://www.youtube.com/watch?v=PB_sL2bQkNo
“Fondamentalmente agli Americani non interessano i mondiali di calcio
Americani […] Guardate Lorena Bottit, pensate a suo marito, quale interesse
ripone lui nei mondiali, secondo voi? Nessuno”[NESSUNO ALLO STADIO, Elio
e le Storie Tese]
Insomma, qui e’ la stessa cosa. Quando Al Gore nel video al minuto 3 e
15 secondi dice “Voglio onorare la memoria di Enzo Biagi” e poi “la nostra
aspirazione principale a Current-tv Italia e’ che lo spirito di Enzo Biagi possa
rivivere su Current-tv” La prima cosa che mi e’ venuta in mente e’ stata: “ma
tu che cazzo ne sai di Enzo Biagi? Perche’ ti appropri della memoria di qualcuno
che non rappresenta niente per te?”
Insomma, era ovviamente un discorso preparato e atto a stimolare l’emozione
in un pubblico che era pronto ad essere emozionato al richiamo di alcune parole
chiave come “Biagi”, “Santoro” e “Gabanelli”.
Badate bene, io adoro questo giornisti e onoro la memoria di Biagi, ma diffido di qualcuno
venuto da oltre oceano che elogia persone di cui non gliene puo’ fregar di meno, allo
scopo di attrarre talenti per la sua TV e che mette su un teatrino nello stile “I want you”.
Secondo me l’unico risultato di questa operazione firmata stelle e strisce, sara’ portare
via dalla RAI [che gia’ non gode di buona salute] alcune tra le migliori menti e giornalisti,
come Santoro e Gabanelli, probabilmente decretando nei fatti un ridimensionamento
enorme delle entrate pubblicitarie.
Insomma, visto che a pensar male ci si prende, secondo me stiamo assistendo alla
resa finale della TV pubblica Italiana per mano, anche, di forze venute da oltre Atiantico,
che alla liberta’ di informazione in Italia sono interessate poco o niente se non nell’ottica
di un suo ridimensionamento o annullamento.
Luca