E’ guerra aperta contro il direttore artistico della kermesse
Paolo Bonolis, un milione di euro per il Festival di Sanremo e, inevitabilmente, li ha tutti contro ma, per meglio dire, la rivolta è per quel milione di euro, che tradotto in lire sonanti sarebbero due miliardi, che mamma Rai ha accettato di tirar fuori di tasca per avere l’ ambito Bonolis come direttore artistico e presentatore della imminente kermesse canora. Una madre davvero generosa, troppo !
La polemica è diventata anche politica, i senatori Riccardo Villari, Giovanni Pistorio e Marco Perduca, annunciano un’ interrogazione al ministro dell’ Economia e propongono la definizione di un tetto di compensi per gli artisti Rai, trattandosi di soldi pubblici, versati allo Stato con il pagamento del canone Rai. Il senatore dell’ Italia dei Valori, Elio Lannutti, sollecita dei nomi affiancati degli importi percepiti da consulenti e professionisti sull’ apposito sito web.
Walter Veltroni, leader PD, esprime il suo parere sull’ astronomico compenso percepito da Paolo Bonolis, piuttosto duro: “Stiamo parlando di un paese in cui si danno 300 mila euro ad uno del Grande fratello mentre gli operai che ho visto stamattina, dipendenti dell’ Euroallumina, forse avranno una cassa integrazione da 880 euro, se le cose vanno bene. Stiamo parlando, di tanti ricercatori che si ammazzano studiando e che prendono poco più di mille euro al mese. E’ un Paese che deve smetterla di pensare a interminabili show business e deve tornare ad avere lavoro e produzione, deve sostenere i giovani precari e gli imprenditori coraggiosi”.
La modella Baschetti, della quale in un primo momento si dava certa la presenza sul prestigioso palco, è stata poi rifiutata, perché, pare, richiedesse un cachet molto elevato: 30 mila euro.